La sconosciuta del ritratto by Camille de Peretti

autore:Camille de Peretti [Peretti, Camille de]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni e/o
pubblicato: 2024-08-18T22:00:00+00:00

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L’estate era passata e i Keller avevano vinto. Pearl aveva lavorato come una forsennata perché quegli imbroglioni ne uscissero a testa alta e Barnett le aveva fatto i complimenti per il talento dimostrato. I newyorchesi si lamentavano molto per il caldo, ma lei, da brava texana, era contenta di vedere le strade di Manhattan inondate dal sole e le facciate dei grattacieli brillare come specchi.

Coerente con la sua tendenza a studiare, annotare e compilare tutto, aveva comprato tre guide dell’Austria oltre alla Lonely Planet Vienna e dintorni, nonché Grandi laghi d’Italia, la Guida Verde d’Italia e anche Passeggiando per Parigi, Guida definitiva di Parigi e Parigi insolita e segreta, infine due magnifici libri d’arte, uno sul museo del Louvre e l’altro sul museo d’Orsay.

Sulle riviste le europee sembravano tutte belle e raffinate, e a Parigi, Dio mio, portavano scarpe col tacco, gonne con lo spacco e camicette di mussola. Pearl si era insidiosamente lasciata andare a comprare vestiti uno più scomodo dell’altro e assisteva perplessa al disastro che si preparava a essere la valigia: un mucchio eterogeneo di abiti immettibili e scompagnati che di sicuro l’avrebbero fatta passare per la classica americana vestita a festa.

Adrian l’aveva portata al cinema a vedere Ridicule, un film ambientato nel Settecento alla corte di Luigi XVI, cosa che non la aiutò a preparare la valigia, ma la convinse che le donne francesi erano seduttrici e infedeli, e gli uomini di una raffinatezza impareggiabile. Si divertì a immaginare che avrebbe incontrato un uomo dalla mente acuta e dalla lingua sciolta, un uomo pericoloso. Poi Adrian le propose Vacanze romane, con Audrey Hepburn e Gregory Peck. Il film era uscito nel 1953 ed era piuttosto distante dall’Italia del 1996, ma Pearl si vide innamorata sul sellino posteriore di una Vespa con le braccia strette intorno alla vita di un bell’italiano.

Le sviolinate d’amore che si concedeva con colpevole diletto contrastavano nettamente con la sua vita amorosa, che era quanto meno cinica e senza mezzi termini. Pearl metteva la carriera al primo posto e la carriera rispondeva bene alle sue aspettative. Certo, non sarebbe andata in Vespa con Isidore, che aveva ottantotto anni. Anche se il vecchio era tutto arzillo da quando avevano pianificato il viaggio, Pearl sapeva che per la maggior parte del tempo l’avrebbe lasciato in albergo e sarebbe andata in esplorazione da sola. Ne parlavano spesso. Isidore aveva previsto tutto un programma, in particolare a Vienna. Era entusiasta all’idea di rivedere la città. Non le aveva più parlato della sua infanzia e Pearl percepiva una sorta di imbarazzo ogni volta che accennava all’argomento. Aveva molta voglia che lui le svelasse quella parte della sua vita e sperava che il viaggio l’avrebbe sbloccato.

Quel grande viaggio sarebbe stato l’ultimo di Isidore e padre e figlia lo affrontavano con tutta la solennità che esigeva un pellegrinaggio. Era un viaggio nel tempo. Pearl sentiva che, dopo, lei e Isidore avrebbero avuto una storia da condividere, una storia che avrebbe potuto fare sua, era pronta. Essere il risultato di un

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